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Infezione da Picornavirus associata a immunodeficienza nel mollusco bivalve Pinna nobilis

Infezione da Picornavirus associata a immunodeficienza nel mollusco bivalve Pinna nobilis

Di In Highlight Il 14 Dicembre 2023


Una Infezione da Picornavirus è associata a immunodeficienza nel mollusco bivalve Pinna nobilis a rischio di estinzione in tutto il Mar Mediterraneo.

Un lavoro svolto presso il laboratorio di Patologia degli Organismi Acquatici del Dipartimento di Biologia (DiB) dell’Ateneo federiciano coordinato dalla Prof. Francesca Carella ha riportato un’infezione virale nelle cellule immunitarie del bivalve a rischio di estinzione Pinna nobilis.
A partire dal 2017, la mortalità della specie è stata documentata lungo tutte le coste del Mediterraneo: Francia, Grecia, Spagna, Turchia, Croazia, e molti altri paesi con il risultato della scomparsa del 99.9% della specie in mare aperto. Ad oggi, diversi ricercatori di varie istituzioni hanno riportato la presenza di patogeni opportunisti coinvolti nelle mortalità, non ultimo un micobatterio descritto precedentemente nell’uomo (Carella et al., 2019), e in individui affetti da HIV.
Nel contesto del progetto LIFEPINNARCA (LIFE20-NAT/ES/001265) lo studio condotto dalla Prof. Carella riporta l’identificazione di un picornavirus mai riportato prima nel 100% dei campioni analizzati provenienti da 2 regioni spagnole e una italiana. Il virus sembra replicarsi attivamente nelle cellule utilizzando lo stesso meccanismo riportato in molte in altri virus dell’immunodepressione umani e animali. Di fatto, a seguito di studi in vitro atti a valutare l’immunocompetenza del bivalve, si è osservata scarsa capacità a rispondere a stimoli patogeni di diversa natura. Questa scoperta spiega l’immunodepressione del bivalve e conferma la natura opportunista dei patogeni fin’ora riportati nei fenomeni di mortalità che coinvolgono la specie. Altri studi sono in corso nelle altre aree del mediterraneo allo scopo di confermare l’ipotesi della diffusione del virus in altre regioni del Mediterraneo. Tale malattia virale potrebbe rappresentare una minaccia di proporzioni sconosciute anche per altre popolazioni di animali marini.

I risultati aprono nuove prospettive sugli eventi di mortalità di massa che stanno portando sull’orlo dell’estinzione della specie, una volta endemica nei nostri fondali, ed ha già suscitato notevole interesse nella comunità scientifica internazionale.

La ricerca ha visto inoltre il coinvolgimento di Serena Aceto, docente del Dipartimento di Biologia della Federico II, Il centro di Ricerca catalana IRTA, L’Università cattolica di Valencia, L’Università di Alicante, l’ISMAR-CNR di Venezia e altri prestigiosi gruppi europei.

L’articolo è pubblicato sulla rivista Frontiers in Veterinary Science:

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fvets.2023.1273521/abstract

 


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