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Il Dipartimento di Biologia della Federico II nel team di ricerca sul capodoglio spiaggiato ad Ischia

Il Dipartimento di Biologia della Federico II nel team di ricerca sul capodoglio spiaggiato ad Ischia

Di In Highlight Il 14 Gennaio 2019


Il Dipartimento di Biologia della Federico II nel team di ricerca sul capodoglio spiaggiato ad Ischia

Il 24 dicembre 2018 si è spiaggiato a Forio d’Ischia un capodoglio di oltre 8 metri e 10 tonnellate, un giovane maschio purtroppo già morto.
Lo spiaggiamento di cetacei di grandi dimensioni sulle coste campane rappresenta un evento piuttosto raro. Immediatamente si è attivata la Capitaneria di Porto che, con il Comune di Forio, l’Asl Napoli 2 Nord, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, e la ditta Acquavet, hanno trasferito il corpo nel porto vicino dove il 2 gennaio è intervenuto il team di ricerca in base al protocollo di intervento predisposto dalla Regione Campania.
Del gruppo di ricerca fa parte il C.E.R.T. (Cetacean stranding Emergency Response Team), la Task Force nazionale per l’intervento su spiaggiamenti straordinari di cetacei dell’Università di Padova, coordinato dai Prof. Bruno Cozzi e Sandro Mazzariol, il C.Re.Di.Ma (Centro di Referenza Nazionale per le Indagini Diagnostiche sui Mammiferi Marini Spiaggiati) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, coordinato dalla Dott.ssa Cristina Casalone, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, la Stazione Zoologica A. Dohrn, l’Università “Sapienza” di Roma, l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e l’associazione Oceanomare Delphis.
Per l’Ateneo Federico II sono intervenuti la Prof.ssa Ida Ferrandino e il Dott. Nicola Maio del Dipartimento di Biologia.
In collaborazione con il Prof. Fabio Maria Guarino saranno effettuate indagini scheletrocronologiche, istologiche e molecolari per accertare l’età dell’animale, e la sua popolazione di origine e possibilmente l’areale di provenienza. Presso il Dipartimento, ormai da diversi anni, si effettuano ricerche a vari livelli sui Cetacei spiaggiati con risultati molto interessanti. Lo scheletro, le cui operazioni di smaltimento delle parti molli sono state effettuate nel più rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitarie, sarà preparato dal CERT per essere esposto in futuro nel museo di biologia marina della Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli.
Una curiosità, nel 1770 si è spiaggiato sempre a Forio, e precisamente a Citara, un altro capodoglio, il più antico documentato per la Campania. Anche all’epoca fu recuperato lo scheletro e conservato prima nel Palazzo degli Studi di Napoli (all’epoca sede dell’Università di Napoli e oggi del Museo Archeologico Nazionale) e poi nel Museo Zoologico del nostro Ateneo grazie al Prof. Luigi Petagna, Direttore dell’Istituto di Zoologia, oggi confluito nel grande e moderno Dipartimento di Biologia.


   

  


 


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